Frontex, l’agenzia per il controllo delle frontiere esterne dell’Unione Europea, ha aggiornato i suoi dati sull’emergenza immigrazione e, per voce del suo direttore esecutivo Fabbrice Leggeri, ha reso noto che il numero totale di arrivi sulle sponde greche ad aprile è diminuito drasticamente.
Specularmente, nello stesso mese il numero di immigrati sbarcati in Italia ha superato quello degli arrivi in Grecia, attestandosi sopra le 8.000 persone: sono numeri in calo rispetto al mese di marzo (-13%) e, dunque, rispetto al 2015 (-50%). Essi tuttavia rendono evidente l’effetto degli accordi tra Turchia e Unione Europea.
La stessa Agenzia pone tali accordi tra le cause determinanti il calo di sbarchi in Grecia, assieme a un incremento dei controlli ad opera della Macedonia lungo le sue frontiere con la Grecia.
L’Italia, quindi, torna ad essere la destinazione principale degli sbarchi dei migranti, adesso a maggioranza eritrea ed egiziana e in minor numero siriani. Al contempo, tuttavia, al fianco dell’Italia si schiera l’Unione Europea, che ha bloccato il tentativo dell’Austria di avviare i controlli al Brennero, e in particolare il ministro tedesco Schaeuble, che si è pronunciato con decisione contro l’iniziativa viennese, sostenendo la necessità di agire di concerto e supportare il nostro Paese.