DACCA – Tra le 20 vittime vittime del violento attentato perpetrato da terroristi dell’Isis presso l’Holey Artisan Bakery di Dhaka, ristorante della capitale del Bangladesh, vi sono anche nove italiani.
I sopravvissuti raccontano che i killer hanno costretto i loro ostaggi a recitare dei versetti del Corano per identificare chi fosse musulmano e chi no, per poi uccidere coloro che non fossero stati in grado di leggerli. Isis ha subito rivendicato l’attacco, comunicando di aver puntato in modo preciso e deliberato ai cittadini provenienti dai “Paesi crociati”. Questo attacco segna l’apice di una serie di violenze messe in atto dai militanti in Bangladesh, dove dall’inizio del 2015 sono stati violentemente uccisi 6 attivisti laici.
Durante l’assalto al ristorante, sono stati salvati 13 ostaggi, mentre 2 agenti di polizia sono rimasti vittime degli scontri a fuoco. Tra gli aggressori jihadisti, i quali sembrerebbero appartenere a famiglie benestanti ed essersi arruolati “per moda”, 6 sono stati uccisi mentre 1 è stato catturato.
Preso atto della notizia, Papa Francesco ha subito condannato la violenza “senza senso” di Dacca, mentre il premier Matteo Renzi ha affermato che “l’Italia è in lacrime, ma non arretra”.