Un potente terremoto di magnitudo 6 ha percorso prima dell’alba di mercoledì il centro Italia, devastando una serie di borghi e paesi e facendo almeno 247 vittime e decine di feriti.

Il sisma ha colpito alle 03:36, quando la maggior parte delle persone stavano ancora dormendo, radendo al suolo case, spaccando in due le strade e seppellendo i residenti sotto cumuli di macerie nelle città più colpite, ovvero Amatrice, Accumoli e Arquata del Tronto.

Nelle ore successive al sisma sono scattati immediatamente i lavori di soccorso da parte della protezione civile e di centinaia di squadre di soccorso provenienti da tutto il Paese – tra cui una squadra di vigili del fuoco dal Vaticano – e sono stati approntati dei campi temporanei.

“La situazione è drammatica, ci sono molti morti. Gli sforzi di soccorso sono attivi, ma la situazione è molto difficile”, ha detto si giornalisti il sindaco di Amatrice Sergio Pirozzi, “gran parte del paese è scomparso. L’obiettivo è ora quello di salvare quante più vite possibile”.

Per tutta la giornata si sono poi registrate 60 scosse di assestamento, alcune così forti da raggiungere la magnitudo 5.5.

“La maggior parte dei terremoti provengono da 8 a 10 km sotto terra”, ha spiegato un geologo locale. “Questo era a soli 4 km di profondità. Ecco perché il danno è così grave. ” La scossa è stata così intensa da essere avvertita anche a Roma, a oltre 150 km di distanza.

Nelle ore successive al terremoto, Matteo Renzi ha detto che la priorità nei prossimi giorni sarà quella di salvare i sopravvissuti. Per Renzi l’Italia ha sempre mostrato il suo vero volto nei momenti di difficoltà: “Nessuna famiglia, nessuna città, nessun frazione sarà lasciata sola.”

A tal proposito, si sono pronunciati anche i leader di Francia e Germania, che soltanto lunedì scorso si erano riuniti con il premier Renzi a Ventotene, e che hanno espresso le loro condoglianze e offerto assistenza: il presidente François Hollande ha detto che la Francia fornirà “tutto l’aiuto necessario”, mentre il cancelliere Angela Merkel ha espresso “la profonda solidarietà del popolo tedesco”.

Papa Francesco ha pregato per le vittime e i sopravvissuti con una folla di decine di migliaia di fedeli riuniti in Piazza San Pietro a Roma per l’udienza generale. “Sentendo il sindaco di Amatrice dicono che il paese non esiste più, che ci sono bambini tra le vittime, mi ha profondamente rattristato”, ha detto.

La redazione di Oltreoceano.org si unisce al dolore delle famiglie colpite dal terremoto.

(Dario Di Bartolo)
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